The Bay – la recensione in anteprima
Il regista Premio Oscar per “Rain Man” si cimenta con un mockumentary-horror meno scontato del solito e dalle intriganti digressioni ansiogene a sfondo ecologico.
Nella ridente cittadina marittima di Chesapeake Bay, situata negli Stati Uniti sulla costa orientale del Maryland, due oceanografi francesi scoprono un livello allarmante di tossicità nell’acqua. Il sindaco della città nonostante alcuni inquietanti avvisaglie decide di non prendere provvedimenti temendo di scatenare il panico e spaventare i turisti. Nel frattempo una letale forma mutante di un crostaceo parassita infesta l’acqua causando un’impressionane moria di pesci. Mentre la città diviene lentamente preda del caos, una giovane giornalista e il suo cameraman, giunti sul posto per documentare le celebrazioni del 4 luglio, saranno testimoni dell’inarrestabile avanzata dell’infestazione che passerà a tempo di record dai pesci agli esseri umani, grazie anche all’acqua che fungerà da ideale veicolo di contagio.
Ancora un altro titolo ad affollare il già saturo filone del found footage direte voi, ma in questo caso dobbiamo ammettere che per una volta non siamo di fronte alla solita furba operazione commerciale alla Paranormal Activity (anche se tra i produttori c’è Oren Peli). Stavolta al timone dell’operazione c’è un regista che sembra aver compreso che rendere dinamico un film di questo tenore non consiste nello sballottare la macchina da presa a destra e a manca, tediare lo spettatore con infiniti preamboli, epiloghi frustranti, trame inconsistenti e riprese finto-amatoriali a dir poco imbarazzanti.
Se Levinson con The Bay pecca forse un po’ di formalità nel riportare su schermo l’evolversi della vicenda, la parte tensiva non è sempre omogenea, il regista ha invece un’idea ben precisa di come rendere visivamente dinamica la messinscena grazie ad un montaggio impeccabile, che assembla immagini provenienti dalle fonti più disparate come videocamere di sorveglianza, webcam e cellulari. Un mash-up di immagini visivamente non semplice da amalgamare, ma che Levinson e il montatore Aaron Yanes rendono molto più dinamico e variegato della consueta sequela di monotone immagini provenienti da una camera a spalla.
Quello che ci è piaciuto di più nel film è la scelta di usare un realismo pseudoscientifico che fa di The Bay un vero e proprio documentario, questa scelta però è al contempo un punto di forza del film, ma anche un suo limite a livello di drammatizzazione. Levinson confeziona comunque un ottimo debutto nel genere e sciorina una serie di trovate orrorifiche particolarmente azzeccate, unite ad un inquietante fil-rouge a sfondo ecologico, capace di innescare una serie di inquietanti dubbi su un potenziale inquinamento silenzioso e letale in atto da tempo, che in qualche modo sta sistematicamente sconvolgendo nel profondo l’intero ecosistema.
In conclusione The Bay si pone una spanna sopra a quello che l’inflazionato filone found footage ci ha propinato negli ultimi tempi, il lato “scientifico” dell’operazione, il gore a livelli adeguati e una regia puntuale ne fanno uno dei migliori mockumentary sulla piazza, aggiungiamoci la capacità in stile Contagion di provocare brividi e paranoia a piccole, ma efficaci dosi e il film di Levinson va ben oltre la sufficienza.
Vi lasciamo con una curiosità, il parassita descritto nel film esiste realmente (Cymothoa exigua) e con qualche titolo in tema, magari da rispolverare prima della visione del film: Isolation – La fattoria del terrore / Ticks / Slither / I carnivori venuti dalla savana / Bug – Insetto di fuoco / Mimic
Voto di Pietro: 7
Voto di Gabriele: 5
The Bay (thriller, fantascienza, horror / USA 2012) Un film di Barry Levinson. Con Nansi Aluka, Christopher Denham, Steven Kunken, Frank Deal, Kether Donohue, Kristin Connolly, Will Rogers, Michael Beasley, Lauren Cohn, John Harrington Bland, Sean Johnson, Truman Brothers, James Patrick Freetly, Kenny Alfonso, Beckett Clayton-Luce, Wyatt Hays. Uscita giovedì 6 giugno 2013. Qui trovate il trailer italiano del film